Fonti: l’acqua di Biella
Perché Biella si sviluppa alle pendici dei monti e alcuni di essi, come il Massiccio del Bo o il Mucrone, danno vita a sorgenti che alimentano numerosi torrenti. L’acqua è un elemento fondamentale nella descrizione di questo paesaggio: abbondante a causa delle frequenti precipitazioni, pulita grazie alle fonti con rocce silicee e cristalline, persino curativa negli stabilimenti idroterapici che hanno conosciuto ampia fortuna nei secoli passati.
Il legame con l’elemento è così forte da influenzare lo sviluppo produttivo: quando, alla fine dell’Ottocento, le industrie cominciano ad avvalersi delle sempre più diffuse e performanti caldaie a vapore, i distretti tessili biellesi decidono sì di adottarle, ma solo per potenziare la fidata energia idrica. Gli stabilimenti più moderni non cessano di sorgere in prossimità di chiuse e salti d’acqua, esplicitando un amore per il territorio che si traduce in lungimiranza imprenditoriale.
L’acqua pura e sorgiva accompagna la lana nelle fasi fondamentali dei processi di lavorazione: figlia di questa tradizione, FILA conosce bene l’elemento, e lascia infatti che l’ispiri nel corso delle epoche. Quando Pierluigi Rolando disegna AQUA TIME nel 1976, traspone la fluidità delle onde del mare sul tessuto, creando un perfetto incontro tra la piscina e il fashion system. Tra le sue muse anche Lucio Fontana: a proposito di acqua, l’artista italoargentino trattava le sue tele proprio con l’idropittura, materiale dall’asciugatura veloce capace di garantire un perfetto background per i mitici Concetti spaziali. Oggi, la SS20 è disseminata di bianchi minerali e purissimi, blu accecanti, tessuti sinuosi come i rivoli di montagna.
Si può guardare al futuro solo con consapevolezza del passato, ma chi non conosce Biella forse non sperimenta appieno l’importanza dell’acqua – compagna presente, discreta, dissetante.