Togetherness: Carla Overbeck e Nikki McCray

13 Maggio 2020

Perché le donne lo sanno bene: allearsi è sempre l’arma più forte. E le atlete FILA, se possibile, lo sanno ancora meglio: tra le grandi lezioni dello sport ci sono proprio la forza e l’importanza del gioco di squadra.

L’Italia post-boom industriale è uno scenario in cui le nuove disponibilità economiche sono incanalate, tra le varie cose, in sport e tempo libero. Lo sa il dottor Frachey, che come scopriremo era amante dell’arrampicata, lo sa Rolando, che gioca a tennis sia nella prima infanzia che a Leeds, durante gli studi. Proprio il tennis è la disciplina più spesso menzionata durante le riunioni: nel 1973 la decisione è presa.

Carla Overbeck, nata a Pasadena, Texas alla fine degli anni Sessanta, è stata a lungo capitano della Nazionale Americana di Football: la sua prima partita con il team fu nell’88, vincendo il primo mondiale nel ’91. Abilissima in difesa, Carla brilla in Coppa del Mondo 1995, alle Olimpiadi del ’96 e gioca ogni singolo minuto della World Cup 1999.

Nel suo saggio The Captain Class, Sam Walker sottolinea come la ragazza giochi tantissime partite ma faccia, in proporzione, pochissimi goal: ogni volta che prende la palla, infatti, subito la passa a una compagna, tanto è forte il suo spirito di squadra.

Dopo il ritiro, avvenuto in seguito alle Olimpiadi di Sidney, viene meritatamente inserita nella National Soccer Hall of Fame. Non ha mai rilasciato troppe interviste: schiva per natura, mentre le compagne festeggiano le vittorie lei ritorna dalla sua famiglia.

Nikki McCray è a sua volta molto abile in difesa, ma non sui campi da calcio: tra il 1991 e il ’95 è nell’American Basketball League, e nel ’98 firma un contratto da un milione di dollari con la Women’s National Basketball Association, con la quale fa nove stagioni consecutive.

Le sue divise sono sempre color del fuoco, e rossi sono anche i dettagli di Nikki Delta, la scarpa FILA che porta il suo nome e che sceglie di sponsorizzare a patto che possa essere lanciata sul mercato sia nella versione femminile che in quella al maschile. Competitiva, personalità spiccatissima, Nikki ha aperto innumerevoli porte a tutte le ragazze che negli ultimi vent’anni hanno scelto di giocare a basket.

Si ritira nel 2006 e subito si reinventa come coach. Nel novembre 2013 le diagnosticano un cancro al seno, e affronta la terapia con tutta la forza di cui è in possesso. Una domenica, prima di una partita delle Gamecocks, la squadra che allena, entra negli spogliatoi per un in bocca al lupo. Le sue ragazze, a sorpresa, indossano magliette con su scritto ‘Play for Nikki’: per la prima volta, la guerriera si scioglie in lacrime. Lacrime di gioia, però: un’atleta non è mai sola.

About

Born in Biella in the foothills of the ltalian Alps, WONNIE is a ski-loving white bear. Because he is from the snow­covered Alps, he is vulnerable to hot weather, and despite his size he has timid personality so he is always blushing. WONNIE is a gentle bear with heart of gold who easily find faults with himself even with small things but never blames others.