IED Torino x Fondazione FILA Museum

La varietà di iniziative che la Fondazione ha dedicato al tema della creatività ha permesso di affrontare una collaborazione con IED Torino, la scuola di alta formazione il cui programma di studi è orientato alle nuove frontiere del design, della moda, della comunicazione e delle arti applicate.

5 Maggio 2021

Il progetto prevedeva di immaginare, insieme a dieci gruppi di studenti, altrettante visioni alternative del nostro museo. Di fronte all’originalità e alla completezza dei risultati finali, dobbiamo ammetterlo, è stato faticoso dover individuare un podio finale con soli tre progetti vincitori, più una menzione speciale.

Raffaele Armellino, Lisa Bertinotti e Federica Guerrera hanno conquistato il gradino più alto del podio, con il progetto MuseoFILA, premiato per le soluzioni di semplicità ed adattabilità ottenute alla fine di uno studio meticoloso. Percepito come un ambiente mutevole e mutabile, il loro museo è una costellazione di elementi modulabili, che si protraggono verso l’esterno avvalendosi di un look che strizza l’occhio al Neoplasticismo di Mondrian:

Conoscevamo FILA, ma non la sua storia. È stato molto interessante approfondire questo aspetto: capire la tradizione e l’eredità del brand cambia la percezione dei suoi valori. È stato stimolante analizzare tutti questi aspetti e nel nostro progetto abbiamo provato a sintetizzarli per restituirli al meglio. La progettazione è stata impegnativa e allo stesso tempo divertente: con lo studio di questo allestimento ci siamo confrontati con una sfida mai affrontata prima. Essere risultati vincitori è stata una grande soddisfazione – vuol dire che siamo riusciti nell’intento che ci eravamo prefissati!

Medaglia d’argento per Edoardo Bordin, Enrico Chiantello e Paolo Ghisio, il cui Carosello ci ha conquistati per la visual identity contemporanea ed il focus sull’Archivio, ridisegnato sottoforma di ambiente dinamico, in continuo movimento:

per noi FILA era già uno dei marchi più interessanti dello sportswear. Il grande lavoro di ricerca ci ha però rivelato aspetti che non conoscevamo, arricchendoci in termini di visione e percezione. È stato un onore e un piacere interfacciarci con un la tradizione FILA e l’opportunità di progettare uno spazio espositivo, oltre all’identità del museo, è stata un’esperienza ricca, stimolante, che ci ha permesso di crescere come progettisti.

Il terzo posto del podio è invece di Daniele Conato, Francesco Crotto e Joyce Mariella, autori di Così dolce, così abbondante, così morbido. Una ricerca a dir poco approfondita, che a partire dalle peculiarità dei dolciumi sviscera le potenzialità fisiche ed espressive dei materiali, regalando al visitatore una visita immersiva:

l’esperienza con Fondazione FILA Museum è stata sicuramente una delle più stimolanti tra quelle affrontate durante il nostro percorso di studi. Immaginare un allestimento museale è stata per noi una nuova sfida, mai affrontata in precedenza, che ci ha spinto fuori dalla nostra comfort zone. Possiamo affermare di essere soddisfatti del progetto presentato e il terzo posto ottenuto ci sprona a migliorarci ancora di più!

La Menzione Creatività è stata infine assegnata ad Impronta FILA di Yuhang Dai, Luca Delogu e Luigi Ferricelli, che ha trasformato la sale espositive in un caleidoscopio di forme e colori alla Keith Haring:

lavorare insieme alla Fondazione è stato interessante e stimolante. Durante la fase di ricerca preliminare abbiamo approfondito diversi aspetti legati al marchio e scoperto quanto sia apprezzato dai grandi campioni dello sport. Questo ha spinto ciascuno di noi a migliorarsi e impegnarsi al massimo

About

Born in Biella in the foothills of the ltalian Alps, WONNIE is a ski-loving white bear. Because he is from the snow­covered Alps, he is vulnerable to hot weather, and despite his size he has timid personality so he is always blushing. WONNIE is a gentle bear with heart of gold who easily find faults with himself even with small things but never blames others.