BORDOCAMPO: LUCIANA SODARO

8 Ottobre 2022

Il vissuto di un’azienda è fatto anche della dedizione e della professionalità che lavoratrici e lavoratori le hanno dedicato negli anni. Conferma di ciò, in casa FILA, è la nostra ospite odierna, Luciana Sodaro. Nata a Palermo e cresciuta a Biella, Luciana ha studiato Matematica presso l’Università di Torino. I suoi esordi professionali hanno luogo nella città sabauda, ma nei primi anni Ottanta a volerla è proprio il marchio di sportswear biellese, per il quale lavorerà dal 1981 al 2004. Per 23 anni Luciana ha operato nel CED (Centro Elaborazione Dati) del brand, e oggi, oltre a sostenere ACHIEVE THE ARCHIVE con corpose donazioni, si dedica con passione ad attività di volontariato. Una di esse vedrà a breve coinvolti anche noi: è il primo Torneo di padel firmato AIL Biella, che avrà luogo domenica 9 ottobre al Relais Santo Stefano Sandigliano (info su www.ailbiella.it). Saremo presenti con esclusivi pacchi gara per i vincitori, al servizio di una nobile causa che lasciamo raccontare a Luciana in persona.

La storia del marchio si accompagna ad una tradizione di campioni e campionesse indimenticabili. Hai mai avuto modo di incontrare alcuni di loro?

LUCIANA SODARO: Innanzitutto grazie per avermi coinvolta in questa bella iniziativa che ci mantiene legati al marchio. Sì, ho avuto l’occasione di incontrare tanti atleti… ricordo con particolare orgoglio di essere stata ‘collega’ di Gelindo Bordin e di aver potuto ascoltare i suoi suggerimenti su come consigliare le giuste calzature agli atleti, privilegiando sempre il loro confort e la loro salute.
L’incontro più curioso l’ho avuto però con Reinhold Messner: stavo parcheggiando un’auto aziendale con difficoltà e lui gentilmente mi ha dato indicazioni e aiutato. Facevi proprio degli strani incontri!

Che cosa, secondo te, rende iconico l’abbigliamento FILA?

LS: I prodotti FILA hanno anticipato i tempi fin dalle origini, creando sempre qualcosa che non esisteva prima. Il colore sui campi da tennis, per esempio, ha incoraggiato la produzione di capi e accessori innovativi, sostenendo la ricerca di materiali e design d’avanguardia. La loro modernità ne ha fatto un insieme desiderato e unico.

Con le tue donazioni sei diventata una delle più attive sostenitrici di ACHIEVE THE ARCHIVE, l’iniziativa di ‘swapping’ con la quale il nostro Archivio, dal 2020 ad oggi, si sta impreziosendo di capi e accessori dal passato. A quali di essi sei maggiormente legata e perché?

LS: Amo lo sport, ho avuto la fortuna di poterne praticare diversi e quindi l’abbigliamento FILA era sempre con me. I ricordi più belli sono legati al mare: da giovane ho trascorso molte vacanze in barca in compagnia di cari amici e di Enrico, che sarebbe poi diventato mio marito. Nelle fotografie non mancano mai costumi da bagno, asciugamani e cerate FILA…erano sempre con me!

Last, but not least: domenica 9 ottobre, a Sandigliano (BI), avrà luogo il primo torneo di padel di AIL Biella, evento benefico (organizzato con AIL Biella Clelio Angelino) nel quale ci siamo fatti coinvolgere con gran piacere. Cosa diresti ai nostri lettori per convincerli a non mancare per nessun motivo?

LS: AIL Biella Clelio Angelino è un’organizzazione di volontariato impegnata nell’assistenza ai malati di leucemia e alle loro famiglie. Il torneo di padel è stato organizzato per sostenere il Progetto “Psicologo AIL in Ematologia”, finalizzato ad assistere le persone che si trovano a vivere l’esperienza della malattia. Sarà una giornata divertente e movimentata ma anche un’occasione di solidarietà e di contatto con tanti giovani, per trasmettere con forza l’importanza del dono. Vivere la solidarietà è importante e fa stare bene: grazie di cuore a Fondazione FILA Museum per esserci vicina e a tutti voi che leggete e che verrete a sostenerci.

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