BORDOCAMPO: SARA GARINO E AURORA LANZA
La cosiddetta Generazione Z (nata indicativamente tra la fine degli anni ’90 del secolo scorso e l’inizio di quello corrente) è molto importante nell’attuale narrazione FILA: rappresenta, infatti, un pubblico particolarmente ricettivo nei confronti delle recenti evoluzioni streetwear del brand, capace di indossarle ed interpretarle in svariate maniere.
Ma i Post-Millennial sono fondamentali anche nel corrente dibattito sulla sostenibilità globale. Le loro azioni e manifestazioni animano ogni giorno un dibattito di fronte al quale è impossibile rimanere indifferenti: proprio per questo, quando abbiamo lanciato il contest TUTT1 1NS1EME, abbiamo voluto uno speciale GEN Z AWARD. Quest’ultimo se lo sono aggiudicato Sara Garino e Aurora Lanza, giovani graphic designer cuneesi. Il loro progetto parte da un attento studio del brand e confluisce in una nuova, possibile visione. Rigorosamente green.
Ciao Sara e Aurora, benvenute sul Blog! A voi l’onore di presentarvi ai lettori.
Sara Garino: Ciao a tutti, sono Sara, classe 1999, sono nata e vivo a Borgo San Dalmazzo, un piccolo paesino alle porte delle montagne in provincia di Cuneo. Dopo un percorso nella scuola superiore di impronta economica ho deciso di intraprendere una strada più creativa: è così che a marzo di quest’anno ho conseguito la laurea triennale all’Accademia di Belle Arti di Cuneo in Graphic Design. Conscia di non volermi fermare a questa prima tappa ho iniziato e sto frequentando il primo anno specialistico del corso grafico.
Amo da sempre ricercare, curiosare e scoprire cose nuove e il mondo che mi circonda – con i suoi sapori, suoni e caratteristiche – sa sempre lasciare una nota di stupore in chi lo ammira.
Aurora Lanza: Ciao, mi chiamo Aurora Lanza e sono nata il 3 dicembre 1999.
Vivo a Roccaforte Mondovì, paese in provincia di Cuneo abbracciato da montagne a cui sono fortemente legata. A marzo di quest’anno ho conseguito la laurea triennale all’Accademia di Belle Arti di Cuneo, dove tuttora frequento il primo anno di specialistica in grafica.
Mi ritengo una persona molto curiosa, sempre alla scoperta di cose nuove, amante dei libri, delle stelle e dei viaggi, soprattutto quelli che mi fanno perdere in città che racchiudono in sé bellezze artistiche.
Come nasce la scelta di proporvi a TUTT1 1NS1EME come duo?
AL: Oltre ad essere compagne di corso in Accademia, siamo grandi amiche. Abbiamo legato due anni fa instaurando una solida amicizia ed una forte complicità, soprattutto in ambito creativo. Riusciamo a fare dei buoni brainstorming e ad elaborare le nostre idee senza alcun problema. Non appena abbiamo letto il brief abbiamo riscontrato molte affinità, così abbiamo iniziato ad elaborare uno sketch che poi è diventato il nostro progetto finale.
SG: Non è stata una vera e propria scelta presentarci al contest come duo, bensì un’intesa.
Nel momento in cui TUTT1 1NS1EME è stato presentato nel corso di una lezione all’ABA di Cuneo è stato sufficiente un rapido sguardo per capire che, sì, questo progetto lo avremmo realizzato insieme, come molti altri in passato. Da quello sguardo è stato tutto una strada in discesa, dalle prime ricerche e studi per la realizzazione di una campagna che rispettasse i principi e i valori di FILA (e del nuovo progetto realizzato per la celebrazione dei 111 anni, con un occhio di riguardo alla sostenibilità).
Dal concetto di circolarità fino all’adozione, simbolica, del colore verde, il vostro progetto rilegge in chiave ecofriendly l’identità FILA. Come si è sviluppato il lavoro e come vi siete suddivise i compiti?
SG&AL:Per sottolineare al meglio i concetti legati alla sostenibilità, fulcro del progetto, abbiamo sviluppato le nostre ricerche in chiave ecofriendly. Si è così ricreata l’intera identità visiva dell’azienda, partendo ovviamente dal marchio, l’elemento più importante.
Per porre maggior attenzione alla sostenibilità si è scelto il verde nelle sue sfumature come colore predominante: ripresentato in diverse modalità nell’intero progetto, esso è da sempre sinonimo di ambiente, natura, vitalità e sostenibilità.
Grazie ad una rielaborazione del marchio stesso si sono estrapolati alcuni segni riconducibili a questi concetti. L’uguaglianza deriva da una parte della lettera “F”, intesa come sinonimo di sostenibilità sociale, mentre dalla lettera “I” e “A” abbiamo ricavato una freccia, che ripetuta e inserita in senso circolare indica la sostenibilità ambientale come responsabilità nell’utilizzo delle risorse.
Si sono poi create alcune grafiche sulla linea dell’azienda in grado di rendere chiara la nostra idea attraverso l’abbigliamento. Per la comunicazione visiva le due soluzioni sono state:
• una campagna promozionale incentrata su prodotti FILA ed immagini del target con l’inserimento di alcuni mattoncini colorati simboleggianti la sostenibilità, per sottolineare che quest’ultima si può raggiungere solo se utenti e brand la costruiscono insieme;
• una campagna in cui si sono riprese le icone ricreate per l’abbigliamento rendendole “LED”, per accompagnarle allo slogan “metti in luce la sostenibilità”.
L’intero lavoro si è sviluppato in sintonia, senza una vera e propria suddivisione dei compiti: le idee e i loro diversi sviluppi erano il risultato di un confronto diretto e continuo.
Vi siete aggiudicate un premio che abbiamo fortemente voluto, il GEN Z AWARD, dedicato ad un pubblico che sta giocando un ruolo importante nel dibattito internazionale sull’ecologia. Qual è la vostra posizione sull’argomento?
AL: Come la maggior parte dei giovani facenti parte della mia generazione sono molto interessata alla situazione attuale inerente alla sostenibilità. Ritengo che l’informazione a riguardo sia importante per invogliare tutti al cambiamento, ma soprattutto alla cura ed al rispetto della nostra casa, del nostro pianeta. Sono molto felice quando sento parlare di mezzi innovativi che migliorano la prestazione ecologica: sono certa che molte persone afferreranno l’occasione e si metteranno in gioco per aggiornarsi sempre di più a riguardo. Spero che il messaggio racchiuso all’interno del nostro progetto possa essere un invito, nel suo piccolo, a rispettare ancora di più chi ci sta attorno ed il luogo in cui viviamo.
SG: È vero, la nostra generazione, conosciuta anche come GEN Z, si è ritrovata catapultata in un mondo che dal punto di vista ambientale risulta essere fortemente danneggiato, con effetti ormai quasi irreparabili. È stato un dovere per noi ragazzi affrontare e prendere in mano la situazione con l’intento, anche se difficile, di porre fine a questi errori del passato, cercando di dare così un nuovo volto al nostro pianeta Terra, oggi ferito e tremendamente fragile. Notevoli sono stati gli sforzi negli ultimi anni dei movimenti ambientali, grazie ai quali si è finalmente iniziato a dare una voce al nostro ambiente, alla nostra Terra e al futuro dei prossimi anni e decenni così incerti.
A tal proposito, cosa auspicate per il vostro futuro?
SG&AL: Una cosa semplice: continuare a credere in noi e nelle nostre capacità, affrontando con coraggio, determinazione ed un pizzico di creatività tutte le sfide e le occasioni che ci stanno aspettando là fuori. Ricordandoci di inseguire i nostri sogni, continuando a crearne sempre di nuovi.
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