Meet the designer: Pierluigi Rolando – 12
Gli anni Settanta rappresentano un periodo fortunato per l’evoluzione del costume. In ambito sportivo, ad esempio, l’Italia assiste a cambiamenti cruciali, favoriti anche dall’ascesa di FILA: grazie alla diffusione dei capi WHITE LINE il tennis cessa di essere percepito come attività elitaria, per scoprire un appeal pop perfettamente incarnato da campioni del calibro di Paolo Bertolucci e Adriano Panatta.
Ma il marchio biellese non influenza solo la terra rossa. Alla fine del decennio il nascente mercato legato al golf convince Enrico Frachey ad abbracciare nuove sfide sul green. E per fare breccia in Paesi come Gran Bretagna e USA, dove le diciotto buche stavano riscuotendo notevole successo, il brand ha nuovamente bisogno di Pierluigi Rolando.
Nel 1979 la consulenza dello stilista, unita alla sua padronanza della lingua inglese, è fondamentale per compiere uno speciale viaggio a New York, volto ad individuare un testimonial ad hoc. FILA ha già messo gli occhi su Tom Watson, il golfista di Kansas City che ai tempi è già applaudito come uno dei migliori al mondo. Quando lo incontrano negli uffici sulla 34esima strada, racconta il designer, Watson non è accompagnato solo dai suoi legali, ma anche da tecnici tessili, ma anche da tecnici tessili, pronti a testare le competenze del team italiano. La preparazione maturata da Rolando a Leeds fa sì che nessuna domanda rimanga priva di risposte, ma puntualmente arricchite da termini tecnici, che fanno brillare la stella dello stilista. Le sue battute instaurano il clima perfetto che agevola la firma di Watson sul contratto. “I miei rapporti personali con Tom divennero incredibilmente amichevoli” scrive Rolando, “ci stimavamo a vicenda, era una persona seria e dai modi ineccepibili”.
Per le prime collezioni FILA Golf Pierluigi Rolando disegna completi polo e pantalone in cotone, abbinati a pullover di cashmere e giubbotti leggeri: mise essenziali, sobrie, sulle quali anche la sgargiante F-BOX viene appuntata come un dettaglio accennato. Di questi look può godere anche un’altra fuoriclasse: Nancy Lopez. Mentre l’ammira sul green di Palm Beach, durante i vigorosi swing che l’hanno resa celebre, il designer si compiace della bellezza delle sue creazioni, capaci di esaltare ed ingentilire la silhouette di Nancy. È l’inizio di una nuova era per FILA, che dopo essersi imposta per la versatilità dei completi sportivi può permettersi nuove ambizioni, dal respiro sartoriale.
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