TRA LE PAGINE SPUNTÒ UN ORSO

5 Aprile 2023

Il dialogo inatteso

Perché bisogna fare i compiti?
È davvero necessario mangiare il minestrone due volte la settimana?
Soprattutto, perché dover leggere almeno un libro ogni mese, mi chiedo?

“Perché la cultura è importante, Giorgio. Senza di essa non andiamo da nessuna parte, nella vita!” esclama papà uscendo dalla cameretta.
“Lasciami almeno il cellulare, dai!”
“Come no! Devi finire il capitolo di Moby Dick, mica perdere tempo su TikTok!” sentenzia chiudendosi la porta alle spalle (e portandosi via il mio smartphone).

Un romanzo di cinquecento pagine pubblicato a fine Ottocento, da finire mentre in giardino il sole primaverile inizia a far capolino. Ma certo! Chi non vorrebbe vivere allo stesso modo? Ah, ma oggi non ci casco: metto le sneakers, indosso il cappellino e me ne scappo dalla finestra. Ci rivediamo tra due ore, pa’, leggilo tu, il libro!
‘Giorgio, dove vai? Mi abbandoni qui, da solo?’

Per un attimo non scivolo sul davanzale. Ma chi ha parlato? Non c’è nessuno in stanza!
‘Come, non c’è nessuno? E io chi sono?’ esclama una vocina lontana, acuta.
‘Già, chi sei? Non ti vedo!’
‘Certo, sono nascosto tra le pagine da cui stai fuggendo!’
Corro verso il libro avvolto tra le coperte. Non posso crederci: a parlare è un pezzo di legno!
‘Non sono un pezzo di legno, sciocco! Sono un segnalibro! Se leggessi di più, impareresti a sceglierle meglio, le parole!’
Non solo il segnalibro a forma di orso bianco collocato tra le pagine di Moby Dick mi sta parlando, ma è anche capace di intercettare i miei pensieri!
‘Se mi avessero fabbricato con delle zampe ti darei tanti piccoli buffetti sul muso! Come puoi pensare che non vi sia magia nella lettura?’
‘Sì, okay, ma un segnalibro parlante…’
‘…ti sembra strano, dici? Beh, se sfogliassi Alice nel Paese delle Meraviglie cambieresti rapidamente idea, caro!’
‘Perché leggerlo? Esiste il cartoon!’
Il segnalibro-orsetto si spazientisce, il legno pare arroventarsi.
‘Ancora? Di film ce ne saranno sempre, Giorgio, ma vuoi mettere la bellezza di tramutare le parole dei grandi autori nei mondi immaginari di cui la tua mente è capace?’
‘Per essere un segnalibro sei saggio, o almeno così pare’
‘Prosegui con Melville, magari hai speranza di diventare saggio anche tu’
‘Melville? E chi è?’
‘L’autore del libro che evidentemente non stai leggendo!’
Con un colpo deciso, il listello di legno rimbalza all’esterno del volume.
‘Ma…ne avevo lette almeno cinquanta pagine! Ora come ritrovo il segno?’
‘Lo ritroviamo insieme: forza, ricominciamo daccapo…dedicando finalmente alla lettura il tempo che merita’

Come posso dire di no ad un magico segnalibro-orsetto? Accovacciato sul letto, a gambe incrociate, apro pagina uno, pronto a lasciarmi trascinare da una storia descritta come leggendaria. Il segnalibro mi è accanto, d’improvviso non dice nulla, credo non voglia disturbarmi…

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