50 TOGETHER: LA STORIA DEL CORTOMETRAGGIO
L’encicopedia Treccani si avvale di una definizione sintetica, asciutta, poco evocativa: ‘film di breve durata, generalmente non superiore ai 15 minuti, di vario genere (documentario, musicale, pubblicitario)”. Per descrivere il termine cortometraggio, in effetti, preferiamo forse le parole di Jean-Luc Godard, che con slancio teorico lo definì l’”anti-cinema”, un’entità esterna che quasi costringe i registi a mettersi alla prova per dimostrare il proprio talento.
Per motivi puramente tecnici, il cinema delle origini è stato denso di corti: si vedano, in tal senso, le opere dei fratelli Lumière, di Georges Méliès, di D.W. Griffith. La breve durata ben si adattava ai prodotti comici, ma anche a nuove sperimentazioni come il documentario: nel 1922 l’americano Robert J. Flaherty dirige Nanuk l’esquimese, un film che con straordinaria lungimiranza combina il reportage con elementi narrativi, guadagnandosi il titolo di primo docudrama della storia.
Un altro ambito ricco di short movies è poi quello dell’animazione. L’ascesa, nel corso del Novecento, di case di produzione come la Walt Disney Productions e la Warner Bros. favorisce il successo di cartoon popolarissimi, che grazie alla successiva diffusione della televisione pone un parterre di personaggi iconici all’attenzione di un vasto pubblico. Gli amanti del cinema animato conoscono l’importanza dei corti anche oggi: pensiamo, ad esempio, a quelli firmati DreamWorks, capaci di ipnotizzare in sala o in DVD.
Nel corso degli anni il valore dei cortometraggi è stato riconosciuto anche dagli autori di Hollywood. Parla con lei (2002) di Pedro Almodóvar, Oscar per la sceneggiatura originale nel 2003, introduce un personaggio femminile attraverso un suadente corto in bianco e nero a metà film, in cui la grazia di Paz Vega omaggia l’opera di Luis Buñuel. Nel 2008, invece, Wes Anderson accompagna l’uscita nelle sale di Un treno per il Darjeeling con un minifilm, Hotel Chevalier, che in 13 minuti presenta uno dei protagonisti godendo dell’apparizione – fugace, luminosa – del premio Oscar Natalie Portman.
Quest’anno, invece, la parola cortometraggio fa rima con FILA! Sì, perché 50 TOGETHER, il contest creativo che la Fondazione dedica ai 50 anni di FILA SPORT e al valore innovativo del brand, sarà dedicato a video della durata massima di 15 minuti. Una call to action inclusiva, senza limiti di età, che premierà un podio di tre clip (le categorie sono cinema narrativo, animazione, videoart). Un altrettanto podio sarà dedicato agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori.
A breve maggiori info sul nostro sito!
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