UN VELO LEGGERO – 2
Sessanta secondi
Un minuto. 60 secondi consecutivi. Ho contato, è il tempo massimo che riesco a mantenere in apnea sott’acqua. Per quanto allenati, i polmoni a un certo punto reclamano aria ed ecco che il silenzio assordante lascia spazio ad una chiassosa riemersione.
D’altra parte questa piscina si chiama ‘La bomba’, cos’altro potevo aspettarmi? Gli istruttori di acqua gym cercano di coordinare i movimenti di un gruppo di bagnanti, con la musica che pesta forte nelle casse. Man mano che mi avvicino a bordo vasca, infine, metto a fuoco le famigliole: madri e padri di tutte le età che rincorrono figli non troppo intenzionati a mettersi la crema solare.
Uscita dall’acqua mi dirigo verso il telo adagiato accuratamente a terra: un’area che nessuno deve oltrepassare! Bordo squadrato e deciso, linee diagonali rosso-blu che ne sanciscono la spigolosità. Un autoritratto, praticamente. Una volta asciugato il corpo, vado in cerca dell’accessorio più prezioso, le cuffiette con cui isolarmi a suon di musica da tutto e tutti. Rovisto nello zaino, controllo tasche e scomparti laterali, ma a un certo punto accetto l’amara verità: le ho dimenticate sul comodino. E adesso? Con l’asciugamano ancora sulle spalle mi guardo intorno spaesata. Dove vado? Cosa faccio?
“Sono tuoi?” domanda porgendomi gli auricolari che pensavo di aver dimenticato in camera da letto. “Li ho trovati poco lontano, e dal momento che qui conosco un po’ tutti ho pensato appartenessero a qualcuno che non avevo ancora visto. A te, insomma”. È un po’ giovane per essere un bagnino, ma è gentile. Pelle arrossata dal sole, occhi olivastri.
“Sì, sono miei. Grazie” rispondo frettolosamente e forse un po’ brusca. Percepisce la mia timidezza, fa un passo indietro.
“Bè, io sono sempre seduto su quel trespolo, sai dove trovarmi. Ciao!”. Le mie dita giocherellano con le cuffiette color menta, penso che ora posso finalmente ascoltare musica. Penso anche, però, a quanto fosse melodiosa la voce del bagnino, che ora osservo arrampicarsi sul trespolo.
Non possiamo isolarci sempre, la musica potrò ascoltarla a casa. Rimango in apnea per un minuto. Quando saranno finiti li riaprirò, mi alzerò dal telo mare e andrò a chiedergli se mi fa compagnia per un gelato.
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